Scheda Tecnica

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Il diffondersi della microcriminalità implica la necessità di proteggerci e proteggere le persone a noi più vicine così come prestare maggiore attenzione alle nostre cose.
Per nulla vorremmo che la pace e la tranquillità della nostra famiglia fosse interrotta da qualche spiacevole evento, purtroppo i fatti di cronaca ci insegnano che talvolta la ferocia, la scaltrezza e l’operosità dei malviventi non hanno limiti. I sistemi elusori impiegati per sviare i tradizionali impianti di sicurezza hanno spinto i costruttori di apparati a migrare dai “classici” impianti antifurto a sistemi più evoluti che si interfacciano a loro volta con apparati ben più complessi.
Segnali analogici, digitali, tensioni ed impulsi sono sospesi ad un filo, un cavo che deve garantire il funzionamento in qualsiasi circostanza, in presenza di umidità, posato all’esterno, pressato dietro ad un mobile o stipato in una canalizzazione inadeguata.
Troppo spesso si “generalizza” pensando che un cavo vale l’altro e mai l’utente finale viene messo a conoscenza del fatto che un semplice cavo interrotto, ossidato, a sezione inadeguata o per colpa dall’incuria, può compromettere il funzionamento di un impianto da migliaia di euro, magari proprio nelle ore notturne. Se consideriamo pertanto, che in termini di costo, il cavo rappresenta mediamente meno del 3% dell’investimento totale per la realizzazione dell’impianto antintrusione e che un cavo d’allarme di qualità è un componente fondamentale per il corretto funzionamento del sistema, spendere pochi centesimi in più al metro realmente non ha prezzo.